65° Anniversario della Base Aerea Sion

di D. Daverio

I componenti del PC-7 Team poco dopo l'atterraggio a Sion

L'aeroporto di Sion, incastonato tra le Alpi nella valle del Rodano, offre uno scenario unico quale sfondo per una manifestazione aerea.

Costituito nel lontano 1943, su quello che negli anni '30 del secolo scorso era un campo d'aviazione, è nato proprio come aeroporto militare, con un primo distaccamento di 21 uomini. Oggi, la Base Aerea ha la responsabilità dell'addestramento dei piloti della Confederazione ed è uno dei maggiori aeroporti militari d'oltralpe.

Per festeggiare il 65° anniversario, le Forze Aeree Svizzere (Forces Aériennes Suisses secondo la dizione locale) hanno organizzato un Open Day nei giorni di venerdì 26 e sabato 27 settembre 2008. IMA-Photo ha partecipato all'Open Day del sabato.

Perfetta l'organizzazione, che ad ogni incrocio stradale nell'approssimarsi all'aeroporto, prevedeva un militare che segnalava la direzione del parcheggio. Da qui, un servizio di navetta continuativo per tutta la durata dell'evento, conduceva la gente accorsa all'evento direttamente all'entrata della base aerea.

Particolare del pod RM-24 per il traino bersagli

L'apertura dei cancelli è avvenuta alle ore 9. Dopo aver ricevuto il programma della giornata e una coppia di tappi auricolari, il benvenuto ci è stato dato dall'esemplare di Hunter gate guardian dell'aeroporto, per l'occasione rimosso dai supporti e posizionato a terra per la gioia degli avventori, i quali potevano farsi ritrarre seduti al posto di pilotaggio.

Lasciatoci alle spalle il veterano dei cieli svizzeri, si delineava non lontano la mostra statica del giorno, tutti gli aerei correntemente in linea con l'aviazione elvetica: PC-6 Turbo Porter, PC-7, PC-9, PC-21, Alouette III, Super Puma, F/A-18C, oltre ad un paio di old-timer: il Vampire e il Mirage III RS.

Una stella delle passate edizioni degli airshow svizzeri

Negli hangar dell'aeroporto, invece, erano disposti un F/A-18C Hornet e 3 F-5E Tiger II in manutenzione, un PC-9 da traino bersagli per l'esercitazione al tiro in volo (con tanto di pod sub-alare RM-24) ed un Alouette III sul quale era possibile sedersi all'interno. Il personale della base (sia tecnici di terra che piloti) era ben disposto a rispondere alle domande del pubblico.

Nella tarda mattinata, l'arrivo del "Team PC-7", la pattuglia acrobatica militare basata sull'addestratore di casa Pilatus, ha distratto il pubblico attirando gli sguardi verso la pista. Un applauso ha accolto i componenti della pattuglia (provenienti da Fliegerstaffel diversi) una volta scesi dal proprio aereo.

Passaggio ad alta velocità per questo Hornet

Il clou della manifestazione si è avuto nel pomeriggio, precisamente (e parlo di precisione tipicamente svizzera) alle 13.30, quando è decollato l'F/A-18C per il solo display: decollo e arrampicata con post-bruciatore inserito, passaggi ad alta velocità, a bassa velocità ed alto AOA, virate, looping, passaggi in volo rovescio, ecc. Bella prestazione!

Subito dopo è stata la volta dei Pilatus del "Team PC-7", decollati come di consueto in tre terzetti. Nonostante l'aereo utilizzato sia un turboelica, il programma è stato entusiasmante, con passaggi sull'asse pista e intorno al Mont-d'Orge, baluardo naturale posto a nord dell'aeroporto, il quale ha offerto spunti per manovre insolite (bella la figura "Grande", con i Pilatus che si sono aperti a ventaglio sbucando proprio di fronte al pubblico).

Il finale dell'esibizione della Patrouille Suisse

Per concludere la presentazione in volo, e chiudere la giornata aerea, è toccato alla solita ma sempre spettacolare "Patrouille Suisse", composta da sei F-5E con i colori della bandiera svizzera (bianco e rosso). Anch'essi decollati dall'aeroporto di Sion, hanno presentato un programma basso nonostante la minore manovrabilità e l'alta velocità dei jet all'interno della vallata. Intrecci sull'asse pista, incroci tra i due solisti, passaggi in formazione a specchio, figura “Persienne” di quattro aerei il linea scalati, tonneau singoli, in coppia e di tutta la pattuglia, per un programma di 21 diverse figure, mentre a terra la gente applaudiva ed esultava per la perfetta esecuzione. Il classico finale con il lancio dei flare (artifizi luminosi utilizzati per ingannare i missili IR), effettuato utilizzando come cornice il Mont-d'Orge, è stato ben apprezzato e ha concluso la festa di compleanno dell'aeroporto vallese.