Ultimo saluto al 5° Stormo di Cervia

di G. Alemani (testo e foto) - D.Daverio e A.Mocchetti (foto)

Passaggio tiratissimo per questo F-16 ADF

Venerdì 16 Aprile presso l'aeroporto militare di Pisignano di Cervia (Ravenna), sede del 5° Stormo, si è svolta la giornata dedicata al Reparto ed al 23° Gruppo di Volo. L'evento, voluto dal Comandante dello Stormo, Colonnello Paolo Cianfanelli, è stato organizzato per celebrare i risultati operativi conseguiti dall'entrata in linea del caccia F-16 in prossimità del termine del programma 'Peace Caesar' presso la base romagnola. Entro un paio di mesi al massimo i velivoli e gli operatori del 5° Stormo verranno trasferiti presso la base di Trapani, sede del 37° Stormo.

La manifestazione è coincisa con le consuete attività addestrative della Pattuglia Acrobatica Nazionale precedenti l'inizio ufficiale della stagione. Le Frecce Tricolori, nonostante le condizioni meteorologiche avverse, hanno comunque effettuato alcuni passaggi.
I piloti del 23° Gruppo di Volo hanno mostrato agli oltre 5.000 invitati, al termine del volo di una pattuglia di velivoli, i due F-16 'Special Color', appositamente realizzati per la manifestazione dai tecnici del Gruppo Manutenzione.

La PAN a Cervia

“Abbiamo voluto festeggiare i traguardi raggiunti dal Reparto e dal 23° Gruppo di Volo con gli amici che da sempre supportano le attività del Reparto e dello Stormo. Ho voluto questa giornata di festa per celebrare la professionalità e l'orgoglio degli uomini del 5°Stormo che fino all'ultimo giorno di vita del Reparto sapranno confermare il prestigio che ha già consacrato alla storia questo Reparto”. Con queste parole il Colonnello Cianfanelli ha accolto le numerose Autorità intervenute.

Un po’ di storia

Un biposto al termine dell'esibizione.

Il 5° Stormo venne costituito il 1° gennaio 1934 a Ciampino Sud (ROMA) come reparto d'assalto su velivoli Ansaldo AC-3. Il primo Comandante fu il colonnello pilota Amedeo Mecozzi, pioniere ed asso della specialità, che per primo ne intuì l'importanza.
Il 5° Stormo, svolge la propria attività di volo, oltre che sul già menzionato AC.3, sui velivoli CR.20, CR Asso (dalla forma sobria ed elegante), CR.32 (divenuto famoso per le sue numerose vittorie nei cieli spagnoli), AP.1 e BA.64 (interpreti di innovazioni tecnologiche tra cui la particolarità, nel secondo, del carrello retrattile), BA.65 (nato come assaltatore, ma poco adatto a questo compito) e BA.88 (noto come "Lince", che in versione bellica ebbe notevoli limiti operativi).

Virata stretta

Durante il secondo conflitto mondiale, il 5° Stormo cambia più volte ruolo utilizzando gli Junker 87 (Stuka) (detti i "Picchiatelli" e proficuamente utilizzati nella specialità di "bombardamento a tuffo"), CR.42 (risultato inadeguato alle esigenze operative richieste), RE.2002 (ottimamente impiegato in estenuanti azioni belliche in Sicilia), RE.2001 (il"Falco", facente parte della linea volo del 101° Gr.) e l'MC.202 (dalle capacità tecniche straordinarie).
Il suo personale, destinato ad operare in diversi teatri di guerra, si distinse sempre per senso del dovere, sprezzo del pericolo e spirito di sacrificio.

Uno dei due Special Color presenti all'evento

Particolarmente logorante fu il ciclo operativo che nell'estate del 1943 vide il reparto impegnato a contrastare lo sbarco degli alleati in Sicilia.
Proprio in quelle tragiche giornate lo Stormo subì numerose perdite umane, tra le quali ricordiamo quelle del T.Col. Pil. Guido Nobili (Medaglia d'Argento al Valore Militare), del Cap. Pil. Gino Priolo e del Magg. Pil. Giuseppe Cenni (entrambi decorati con Medaglia d'Oro al Valore Militare). Dopo l'armistizio il 5° Stormo partecipò alla Guerra di Liberazione al fianco delle Forze Alleate.

Nell'immediato dopoguerra il Reparto subì numerosi spostamenti ed operò sugli aeroporti di Orio al Serio (BERGAMO), Vicenza e Verona Villafranca, con linee di volo eterogenee comprendenti Macchi MC-205, Spitfire IX, P-51D Mustang, P-47D/25 Thunderbolt.
Il 2 giugno 1949 la Bandiera di Guerra del 5° Stormo fu decorata di Medaglia d'Oro al Valore Militare.

Uno dei passaggi della PAN

Nel 1952, allo stormo vengono assegnati i velivoli F-84G (Thunderjet, simbolo della vera rinascita dell'Aeronautica Militare), F-84F (evoluzione del precedente con motore potenziato ed ali a freccia), G.91 e F-86K (mitico Kappone che ebbe una lunghissima vita operativa) e si ha la riconfigurazione in Aerobrigata. Nel 1953 viene costituita, in seno alla 5ª Aerobrigata, la prima vera Pattuglia Acrobatica Nazionale, denominata i "Guizzo", che dal 1960, ribattezzata "Getti Tonanti", riscuote il meritato successo e riconoscimento in Italia e all'estero. Ripresa l'originaria denominazione di 5° Stormo, nel 1964 riceve il primo F-104G, assegnato al 102° Gruppo Caccia Bombardieri, che resterà nelle sue versioni più aggiornate, sino al 9 Gennaio 2003, in forza al Reparto. Il 1° gennaio 2004 Il 23° Gruppo Caccia Intercettori monta di allarme per la prima volta con il nuovo velivolo F-16 assegnato al 5° Stormo nel novembre 2003.

Dal 1956 ad oggi i seguenti eventi hanno caratterizzato maggiormente la vita del reparto:

La Diana Cacciatrice

La Diana Cacciatrice, nelle sue diverse versioni, è l'emblema del Reparto sin dal 1947.

 

La missione del Reparto

Due F-16 ADF rientrano verso gli shelter

L'incarico assegnato allo Stormo è: "Assicurare, con le modalità stabilite dai piani operativi, la difesa aerea dell'area di interesse nazionale concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo relativo."

Il 5° Stormo, assieme al 37° Stormo di Trapani su caccia F-16, al 4° Stormo di Grosseto ed al 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari), equipaggiati con caccia Eurofighter, assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale e dell'area di interesse 365 giorni all'anno, 24 ore su 24.

Il 23° Gruppo Caccia

Il secondo Special Color durante un passaggio al "limite"

Costituito a San Luca di Treviso il 7 luglio 1918, partecipò a tutte le principali operazioni dell'ultimo periodo della prima guerra mondiale e fu uno dei pochi Reparti a non venir smobilitato alla fine del conflitto. Trasformato in unità da bombardamento nel 1920 ed in unità da ricognizione del 1921, nel gennaio del 1923 tornò ad operare nel ruolo Caccia con base a Sesto San Giovanni con aeroplani Hanriot HD.I e SPAD VII. Negli anni successivi il 23° Gruppo fu rischierato su vari aeroporti (Cinisello, Lonate Pozzolo, Bresso, Mirafiori, Cuneo Levaldigi) operando con i Niuport Ni.29 (1925), i CR.I (1926), gli Ansaldo AC.3 (1927), i CR.20 (1929), i CR.20bis (1931), i CR.32 (1935) e con i CR.42 (1939) partecipando del 1937 al 1939 alla Campagna di Spagna.

Lo Special a "riposo"

Nel giugno del 1940 il gruppo si trovò ad operare dagli aeroporti di Vergiate, Cervere, Mirafiori e Villanova di Albenga. Il mese successivo venne rischierato a Comiso (Sicilia) da dove iniziò un impegnativo ciclo di operazioni contro Malta fino alla metà del mese di dicembre. In tale periodo fu trasferito in Nord Africa operando da Castel Benito e Derna. Rientrato in Sicilia nel marzo del 1941, il Gruppo fu rischierato prima a Comiso, poi suddiviso tra Boccadifalco, Milo e Pantelleria.

Nel dicembre del 1941 il 23° Gruppo ritornò per un breve periodo in Nord Africa partecipando alle battaglie di El Alamain e poi fino in Tunisia.

Il Gruppo dopo il trasferimento a Ciampino Sud, nel luglio del 1943, venne sciolto il 14 settembre 1943 dopo l'armistizio.

Non potevano mancare le Ferrari

Il 30 marzo 1957 fu ricostituito a Pisa - S.Giusto su velivolo F-86K. Nel luglio del 1964 il Gruppo si trasferì a Rimini ove nel marzo del 1973 ricevette i velivoli F-104S. Riequipaggiato a partire dal 1987 su F-104S ASA è stato trasferito ufficialmente sulla base di Cervia il 14 marzo 1995.

A partire dall'estate del 2003 il 23° Gruppo ha ricevuto gli F-16 ADF per divenire il primo gruppo dell'Aeronautica Militare "Combat Ready" su questo velivolo.

 

IMA-Photo vuole ringraziare tutto il personale del 5° Stormo per l'organizzazione dell'evento, in particolar modo il Comandante di Reparto, Colonnello Pilota Paolo Cianfanelli, e l'Ufficiale Addetto Stampa, il Cap. Pierpaolo Petrino.