La scuola marescialli di Viterbo intitolata alle medaglie d'oro al valor militare Velardi e Buttaglieri
Ufficio Pubblica Informazione - Aeronautica Militare
Roma, 5 giugno 2013
Si è svolta oggi, giovedì 6 giugno, la cerimonia d'intitolazione della scuola marescialli dell'Aeronautica Militare di Viterbo ai marescialli di 1ª classe Giuliano Velardi e Giuseppe Buttaglieri, medaglie d'oro al valor militare.
I marescialli Velardi e Buttaglieri, i due sottufficiali che in forza alla 46ª Brigata Aerea di Pisa caddero in Bosnia nel settembre 1992 in seguito all'abbattimento del loro velivolo mentre erano impegnati in una missione umanitaria, sono stati individuati quali figure ideali per trasmettere ai giovani frequentatori dei corsi svolti a Viterbo lo spirito aviatorio, le virtù etiche e morali nonché le capacità tecnico-professionali che caratterizzano il personale del ruolo marescialli dell'Aeronautica Militare.
La cerimonia si svolgerà alla presenza del comandante delle scuole e della 3ª regione aerea, generale di squadra aerea Mario Renzo Ottone, e sarà presieduta dal capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Pasquale Preziosa.
Alla cerimonia parteciperanno i familiari dei marescialli Velardi e Buttaglieri che consegneranno alla scuola le medaglie d'oro conferite ai loro cari, una rappresentanza di personale della 46ª brigata aerea, reparto di appartenenza dei due sottufficiali, e la banda dell'Aeronautica Militare che scandirà le fasi salienti dell'evento.
Il 3 settembre del 1992 un velivolo G-222 della 46ª Brigata Aerea di Pisa, il "Lyra 34" che trasportava aiuti umanitari destinati alla popolazione di Sarajevo sotto assedio, venne abbattuto sul Monte Zec, a circa 40 chilometri ad ovest della capitale bosniaca, da due missili terra-aria.
A seguito dell'abbattimento, persero la vita tutti gli uomini dell'equipaggio: il tenente colonnello Marco Betti, il tenente Marco Rigliaco, il maresciallo Giuseppe Buttiglieri e il maresciallo Giuliano Velardi ai quali, quello stesso anno, il Presidente della Repubblica conferì, alla memoria, la medaglia d'oro al valor militare.
Il "Lyra 34" era impegnato nell'ambito delle operazioni ONU di aiuto alle popolazioni bosniache sotto assedio, nel quadro di un'intensa attività di trasporto di viveri e materiale sanitario. La missione, infatti, faceva parte di un ponte aereo umanitario, cui partecipò attivamente l'Aeronautica Militare con i velivoli della 46ª Brigata Aerea, che trasportò in totale 34.600 tonnellate di cibo, medicine e altri beni di prima necessità a Sarajevo, poi redistribuiti a circa 800mila persone in 110 località in tutta la Bosnia Erzegovina.
La scuola marescialli dell'Aeronautica Militare è un istituto a carattere universitario che ha il compito di provvedere alla formazione militare e morale e all'istruzione professionale specifica dei sottufficiali del ruolo marescialli, nonché al perfezionamento e all'aggiornamento di tale formazione.
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