Conclusa l'esercitazione SATER 02/2013
Ufficio Pubblica Informazione - Aeronautica Militare
Roma, 20 giugno 2013
Si è svolta il 19 giugno nell'area alpina delle Dolomiti del Brenta (Trentino Alto Adige), l'esercitazione SATER 2/2013, uno degli eventi organizzati periodicamente dall'Aeronautica Militare sul territorio nazionale per mantenere addestrato il personale SAR (Search and Rescue) nelle attività di ricerca e soccorso aereo-terrestre.
L'evento, che ha simulato uno scenario di incidente aereo in ambiente alpino è stato organizzato e diretto dal Centro Coordinamento Soccorso del Comando Operazioni Aeree (COA) - Rescue Coordination Center dell'Aeronautica Militare di stanza a Poggio Renatico (Ferrara), si è svolto in collaborazione con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) per l'attività di ricerca e soccorso a terra.
L'esercitazione, diretta dal Colonnello Giovanni Franchini del COA, ha avuto inizio nel primo pomeriggio con immediata attivazione presso l'Aeroporto Caproni di Trento di un Posto Base Avanzato (PBA) con una Postazione Mobile SAR, dotata di sistema per il controllo delle ricerche – SAR Operation Manning System e per la rilevazione di dati meteorologici, che è stata affiancata da un'Unita Radio Mobile e relativo personale del 1° Reparto Tecnico Comunicazioni di Milano. Successivamente si sono rischierati gli elicotteri: un NH 500 del 15° Stormo di Cervia (RA), un AB-212 della 670ª Squadriglia SAR di Decimomannu (CA) ed un AB-205 del 4° Reggimento dell'Aviazione dell'Esercito Italiano "ALTAIR" di Bolzano. Gli altri supporti operativi sono stati forniti dal 3° STORMO di Villafranca (VR) nonché dai Reparti di provenienza degli elicotteri. L'assistenza sanitaria alle componenti rischierate è stata garantita da un Posto sanitario gestito dal personale medico e paramedico dell'Infermeria Principale di Villafranca (VR).
Le attività di volo sono partite circa alle 18.30, con imbarco sugli elicotteri delle sottosquadre in cui erano stati divisi i sessanta uomini del CNSAS - Servizio Provinciale Trentino coordinati dal Presidente Adriano Alimonta. Gli elicotteri, con più sortite, hanno condotto e lasciato sui vari punti individuati, gli uomini del CNSAS che hanno svolto le ricerche a terra. Le operazioni sono terminate dopo la mezzanotte con il rientro delle ultime squadre.
L'Aeronautica Militare, che garantisce ogni giorno il servizio di ricerca e soccorso sul territorio nazionale ed è in grado di condurre con il proprio personale specializzato operazioni complesse di soccorso, in condizioni climatiche e di visibilità estreme, sia di giorno che di notte, organizza più volte nell'anno questo genere di esercitazioni per migliorare, insieme al CNSAS e alle altre componenti militari e civili di volta in volta interessate, le sinergie d'intervento, e affinare le procedure per la pianificazione, la direzione, la condotta e l'esecuzione delle operazioni di soccorso a seguito di incidenti aerei in ambienti montani.
Solitamente i posti Base Avanzati vengono creati in ambiente non preparato che in poche ore viene attrezzato per l'atterraggio e decollo degli elicotteri. Questa volta, visto i luoghi delle ricerche, è stato appunto utilizzato l'Aeroporto Caproni di Trento sede fra l'altro del Museo dell'Aeronautica "Gianni Caproni", dove è conservata la più antica collezione museale aeronautica al mondo e presso il quale è in atto una collaborazione tra lo Stato Maggiore dell'Aeronautica e la Provincia Autonoma di Trento.
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